MIO FIGLIO USA TROPPO IL TELEFONO: 10 CONSIGLI PRATICI PER IMPARARE A GESTIRLO

Bambini con telefono

Siamo in un mondo in cui l’utilizzo dei dispositivi elettronici, in particolare il telefono, è fondamentale e impegna molta parte del nostro tempo.

Sia adulti che bambini utilizzano dispositivi come smartphone, tv, tablet e pc per svariati motivi e per molto tempo durante la giornata. A volte per motivi utili all’apprendimento di nuove conoscenze, per avere più contatti sociali o accedere rapidamente alle informazioni, altre semplicemente per riempire momenti di noia, distrarsi dalla quotidianità o farsi una risata.

L’uso del telefono non è un problema solo degli per gli adolescenti, ma può portare a situazioni di abuso anche noi adulti e addirittura i bambini.

Spesso non ci si rende conto di quanto tempo viene utilizzato per rimanere connessi e se ci viene tolta la possibilità di usarlo si possono verificare vere e proprie crisi di astinenza.


QUALI SOLUZIONI SE MIO FIGLIO USA TROPPO IL TELEFONO?

Togliere la possibilità di utilizzo del telefono? Aspettare che si arrivi ai 13/14 anni per dare accesso al telefono?

No! E’ necessario che l’adulto per primo impari ad utilizzare il telefono nel modo più corretto possibile, che funga da esempio per i propri bambini e che li educhi ad utilizzarli fin dall’inizio.

Spesso sento  di genitori che aspettano che il proprio figlio frequenti la terza media per dargli un telefono personale e dopo qualche settimana vengono a colloquio e dicono:

“Dottoressa, non riesco più a gestire mio figlio! Non si dà un contegno e usa il telefono in modo spropositato! Cosa devo fare? Se provo a toglierlo ci sono accese discussioni!”.

Purtroppo, in queste situazioni manca l’aspetto di insegnamento all’uso della tecnologia, ci si aspetta che dato che il ragazzino ha una certa età sarà sicuramente in grado di utilizzarlo e darsi delle regole.

Ma se ci pensiamo, quando si raggiunge la maggiore età, si dà la possibilità ad un ragazzo di utilizzare l’automobile, ma questo avviene dopo aver passato degli esami di teoria e aver eseguito un periodo, più o meno lungo di pratica e infine dopo aver superato un esame in cui si ottiene la patente.

Allora perché ci aspettiamo che un ragazzino possa avere la capacità di utilizzare un telefono in autonomia, senza essersi preparato ad utilizzarlo?

Questa è solo una delle possibilità a cui possiamo trovarci di fronte.

Ci sono molti casi in cui i bambini fin da molto piccoli si approcciano alla tecnologia, basti pensare che in Italia già nel 2015 in alcune ricerche emerge che 8 bambini su 10 sanno usare il telefono e che il 30% dei genitori utilizza i canali digitali per distrarli e calmarli già dal primo anno di vita. Questo dato aumenta fino al 70% di casi se parliamo di bambini dai due anni.

Quando il telefono assume la funzione di calmante o distrattore già a partire dalla prima infanzia, rischiamo però di creare una forma di evitamento rispetto alle emozioni negative: piuttosto che piangere o annoiarmi utilizzo il telefono o guardo la televisione. I bambini in questo modo imparano a sfuggire dalle loro emozioni e non a gestirle nel modo corretto.

CHE COSA FARE ALLORA?

Fin qui è chiaro quanto sia importante non demonizzare e non privare i bambini dei dispositivi elettronici, ma educarli ad un uso CONSAPEVOLE.

Il primo passo è dare fin da subito regole chiare e precise.


10 CONSIGLI PRATICI SU COME EVITARE CHE I NOSTRI FIGLI IMPARINO A GESTIRE MALE IL LORO TEMPO CON IL TELEFONO:

  1. Monitorare la quantità di tempo: non più di un’ora per bambini tra i 3 e 5 anni, mentre fino agli 8 anni per massimo due ore. Per farlo si possono utilizzare app o dispositivi di Parental Control di cui molti telefoni sono ormai dotati, in questo modo possiamo sempre sapere il tempo di utilizzo effettivo;
  2. Evitare il momento dei pasti, perché è importante che sia un momento di condivisione e di familiarità in cui parlare della propria giornata e discutere su varie tematiche;
  3. Evitare il momento prima dell’addormentamento. L’uso del telefono ha degli effetti di iperstimolazione e ciò comporta effetti negativi sul sonno, aumentando la difficoltà ad addormentarsi e a rilassarsi;
  4. Scegliere insieme i contenuti e guidarli, anche tenendosi aggiornati e insegnare loro a sceglierli da soli quando saranno più grandi.  Ci sono molti contenuti digitali che sono adatti alle varie fasce evolutive che possono essere una risorsa per la famiglia se utilizzate nel corretto modo;   
  5. Evitare di utilizzare i dispositivi digitali come strategie di risoluzione dei comportamenti problematici fin dalla prima infanzia.  Si rischia che il bambino associ l’utilizzo del telefono ad un rinforzo positivo in conseguenza a comportamenti problematici, per esempio : “se piango la mamma mi darà il telefono per smettere”;
  6. Metterli al corrente dei pericoli che internet e i social possono portare, guidandoli e fungendo da modello nella scelta dei contenuti e dei social utilizzati;
  7. Comunicare con i propri figli e condividere interessi, per far sì di essere coinvolti nella loro vita e conoscere i contenuti che utilizzano;
  8. Creare momenti alternativi di attività da fare insieme che non coinvolgano i dispostivi elettronici, per diminuire la dipendenza dalla tecnologia e i momenti di noia;
  9. Essere un esempio per i propri figli, imparando a gestire il proprio tempo di utilizzo. Se siamo i primi ad utilizzare il telefono a tavola, si sentiranno autorizzati a farlo anche loro (e non avrebbero ragione?);
  10. Favorire attività all’aria aperta e di movimento, per evitare una vita sedentaria e favorire la socialità con i propri coetanei indipendentemente dalla connessione tecnlogica. È importante che il bambino possa avere il tempo per praticare uno sport o un’attività ricreativa, per intensificare l’idea che il divertimento non è solo sui social.

A COSA FARE ATTENZIONE

Non sempre il problema è solo la quantità di tempo che bambini e adolescenti passano con il telefono, a volte il rifugiarsi nella tecnologia nasconde disagi più profondi ed è necessario rivolgersi ad un professionista che possa dare le giuste strategie e capire la vera fonte del malessere psicologico.

Per informazioni, appuntamenti o curiosità non esitare a contattarmi.

Dott.ssa Carmela Settembrini – Psicologa e Tutor dell’apprendimento